Chi è più esigente in termini di qualità snobba i DivX perché, a suo dire, la perdita della codifica AC3 piuttosto che quella della sottotitolazione sono di per sé inaccettabili. Se da un punto di vista tecnico l’osservazione è ineccepibile, da quello pratico la realtà è un po’ diversa, dal momento che i più esperti, o coloro che mirano comunque a raggiungere la massima qualità possibile, possono sia mantenere la codifica in formato AC3, sia recuperare i sottotitoli originali. Premesso che anche in questo caso le strade possibili sono molteplici, la procedura messa a punto dal laboratorio prevede il ricorso a una serie di programmi (AC3Tool, Nandub, VirtualdubMP3 Freeze, Subrip e Vobsub), tutti facilmente reperibili in Rete. La prima operazione da compiere, naturalmente dopo aver completato il ripping con DVD Decrypter, è l’estrazione dei sottotitoli dai file VOB, operazione per la quale è necessario ricorrere a Subrip.
Si tratta di un programma molto facile da usare e, tutto sommato, anche discretamente veloce. Innanzitutto indicate il percorso del file INFO del DVD da cui estrarre i sottotitoli, facendo clic sul pulsante OPEN IFO posto in alto a sinistra dell’interfaccia Dopo l’apertura il programma individua e seleziona automaticamente tutti i file solo se è attiva la casella AUTOSELECT MATCHING VOBS. Altrimenti selezionate manualmente tutti i file VOB visibili nel riquadro in basso a sinistra. Ora scegliete quale tra i diversi set di sottotitoli volete estrarre, selezionandoli dall’elenco del menu a tendina in corrispondenza del riquadro LANGUAGE STREAM. Fate attenzione a scegliere bene: spesso per le lingue principali è prevista più di una possibilità. Nell’esempio è stato scelto di estrarre il sottotitoli ITALIANO 2, WIDE LETTERBOX. Prima di dare il via alle operazioni facendo clic sul pulsante START dovete ancora impostare correttamente il tipo di azione da far svolgere a Subrip. Nel riquadro ACTIONS, infatti, sono proposte diverse possibilità.
Quella che fa al caso vostro è denominata SUBPICTURES TO TEXT, VIA OCR. Una volta avviato il processo di estrazione si aprono due finestre: la prima visualizza in tempo reale il contenuto del file SRT (uno dei formati associati ai documenti di testo contenenti i sottotitoli) mano a mano che il testo viene riconosciuto mentre la seconda, denominata NEW CHARACTER, compare ogni qual volta il programma non riconosce una lettera. In pratica, specie nelle prime fasi, questa finestra compare di continuo, almeno fino a quando il programma non sarà stato istruito correttamente. Ogni volta che viene evidenziata sullo schermo una lettera sconosciuta, l’utente non deve fare altro che digitare di nuovo il carattere corrispondente nella riga FILL THIS CHARACTER e premere OK.
Una volta completata la fase per così dire di “istruzione”, Subrip procede spedito fino al termine dell’estrazione. Quando il processo è ultimato ricordatevi di salvare il file con un nome diverso da quello attribuito di default (NEWFILE.SRT). Le opzioni offerte dal programma in tema di gestione dello stile del testo, seppur valide, non sono state volutamente prese in considerazione, perché se proprio si desidera modificare l’aspetto del testo è meglio farlo con gli strumenti offerti da Textsub, il plug-in per Virtualdub incluso nel programma Vobsub Ora che avete estratto perfettamente i sottotitoli avete due possibilità: passare direttamente alla fase di unione tra tracce audio, video e titolazione con Virtualdub MP3 Freeze oppure, se l’obiettivo è creare un DivX con colonna sonora in formato AC3, utilizzare prima Nandub. Se optate per quest’ultima ipotesi, ricordatevi di ricalcolare il bitrate in funzione del maggiore ingombro richiesto dal file AC3, rispetto alla classica traccia audio in formato MP3. Una stima precisa è difficile, perché manca una costante di proporzionalità, ma in linea generale, un AC3 occupa sempre più o meno il doppio dello spazio rispetto a un MP3 compresso in modalità CBR a 128 Kbps. Sebbene, come ogni previsione che si rispetti, esista un certo margine di errore, in questo caso, più che Trap’s Calc torna utile DivX Bitrate Calculator. Infatti questo programma offre un’opzione che permette di caricare il file relativo alla traccia audio già preparata, comprese quelle in formato AC3, e di effettuare così un calcolo più preciso del bitrate da utilizzare per la codifica video.
Una volta completata questa operazione passate alla fase di estrazione dei filmati dai file VOB, utilizzando Xmpeg. Al termine, create un unico file AVI con Virtualdub (con la funzione APPEND VIDEO SEGMNET). Ora, per includere la colonna sonora in formato AC3 aprite Nandub, un’altra versione modificata di Virtualdub che però ha il grande pregio di supportare anche le tracce audio codificate in questo formato. Dopo aver aperto il file AVI, impostate su DIRECT STREAM COPY il menu VIDEO e fate invece clic in corrispondenza della voce AC3 AUDIO… del menu AUDIO. Selezionate il file con la traccia audio dalla relativa finestra e fate clic su APRI. Quindi mettete all’opera Nandub, selezionando la voce SAVE AS AVI dal menu FILE. Per aggiungere anche i sottotitoli ora, dovrete per forza di cose ricorrere un’altra volta a Virtualdub, meglio se nella versione MP3 Freeze. Prima di procedere in tal senso, però, ricordatevi di installare Vobsub, che al suo interno contiene anche due preziosi plugin. Se avete a disposizione solo Virtualdub MP3 Freeze, durante l’installazione di Vobsub deselezionate l’opzione di copia automatica dei plug-in: non andrebbe a buon fine. Il programma creerà ugualmente una copia dei file in questione (con estensione VDF) sul disco fisso, all’interno della directory di installazione di Vobsub (il percorso di default è X:\PROGRAMMI\GABEST\VOSUB). Tornati a Virtualdub MP3 Freeze, dopo aver aperto il file AVI creato in precedenza con Nandub, per prima cosa impostate il menu AUDIO su DIRECT STREAM COPY. Nel menu VIDEO selezionate invece FULL PROCESSING MODE prima di fare clic su FILTERS per caricare il plug-in che vi permetterà di gestire i sottotitoli.
Ora fate clic sul pulsante ADD- quindi su quello chiamato LOAD. Cercate la cartella contenente i plug-in installati insieme a Vobsub e caricate quello chiamato TEXTSUB.VDF. Tornati alla finestra ADD FILTERS, scorrete l’elenco dei filtri fino a visualizzare Textsub 2.23, selezionatelo e fate clic sul pulsante OK. Si aprirà la finestra TEXTSUB SETTINGS: fate clic sul pulsante OPEN e selezionate il file con estensione SRT creato in precedenza con l’ausilio di Subrip. Cliccate due volte sul pulsante OK e tornate alla schermata principale di Virtualdub MP3 Freeze. Prima di avviare il processo di creazione del nuovo filmato con tanto di sottotitoli in italiano, non vi resta che impostare correttamente anche il codec video. Per farlo selezionate il comando COMPRESSION dal menu VIDEO e, dalla relativa finestra, fate prima clic su DIVX CODEC, quindi sul pulsante SETTINGS. A questo punto l’unico vero dubbio riguarda il bitrate. Non esistendo una regola certa e universale in tal senso, le opzioni possibili sono davvero numerose. Nel corso dei test di laboratorio sono stati garantiti ottimi risultati dalle codifiche effettuate utilizzando i medesimi parametri del file AVI originali, mentre ha avuto esito insoddisfacente il ricorso a bitrate molto inferiori o molto superiori. Per completare le operazioni, non resta ora che selezionare il comando SAVE AS AVI dal menu FILE e aspettare con pazienza che Virtualdub finisca il lavoro.
Se neanche tutto quanto appena visto fosse bastato a rassicurare i più scettici circa le potenzialità dei DivX, dal momento che sul mercato esistono numerosissimi masterizzatori DVD e che il costo, sia di queste unità sia dei supporti vergini è decisamente accessibile, chi proprio non vuole scendere a troppi compromessi in termini di qualità dell’immagine potrà sfruttare i 4,7 gigabyte di spazio dei DVD-R o +R per memorizzarci due o addirittura un solo film in formato DivX, ma codificato con un bitrate a dir poco “mostruoso”. Anche in questo caso il problema è calcolare con precisione proprio questo dato, specialmente considerando il fatto che né DivX Bitrate Calculator, né Trap’s Calc 4 prevedono la possibilità di calcolare il bitrate in funzione di dischi DVD. Al massimo, in entrambi i casi si possono impostare i programmi affinché si preveda un ingombro finale suddiviso in tre CD da 700 MB. Si tratta di undato che torna utile se si intende mettere due film su un solo DVD, mentre vale solo come riferimento qualora si intenda occupare il doppio dello spazio. Per questi casi i bitrate possibili superano sempre i 2.000 Kbps.