La scheda madre migliore
Introduzione dei primi processori Intel dotati di tecnologia Hyper Threading comporta un veloce ricambio generazionale nell’offerta di schede madri. Quasi tutti i produttori stanno sostituendo i propri modelli, o almeno quelli di punta, con altri basati sul nuovo chipset Intel. Le prime schede a raggiungere la redazione sono state la Abit, la Albatron, la Aopen, la Asus, la Fic e la QDI. Le schede non sono fisicamente diverse, per il semplice motivo che partono tutte dallo stesso chipset. Tutti i modelli sono quindi dotati di audio integrato multicanale, 6 porte USB 2.0 (non tutte sul pannello posteriore), supporto a memorie DDR333 e controller Ethernet per rete locale. Supporta il protocollo AGP 8X. Le differenze più grandi si trovano quindi nelle dotazioni accessorie, tipo eventuali controller Firewire, RAID e Serial ATA o nella dotazione accessoria di software e utilities.
Un punto in comune a tutte le schede madri è un buon manuale cartaceo, purtroppo mai tradotto in versione integrale in italiano. La scheda Abit è l’unica dotata di 5 slot PCI invece che sei, anche se questo non la svantaggia più di tanto perché raramente si utilizzano più di un paio di slot di espansione. L’unica scheda ad implementare un controller RAID IDE High Point a due canali, che può gestire fino a quattro dischi rigidi anche in modalità ATA133 invece di un controller Serial ATA. Presente su molte schede madri fino a poco tempo fa, questo tipo di dispositivo sta lasciando il passo ai controller Serial ATA, che solitamente gestiscono anche un canale ATA133. Purtroppo e come al solito nei modelli Abit, il bundle lascia a desiderare, soprattutto per quanto riguarda le utilities di gestione della scheda, e l’ottimo Norton Antivirus fornito in bundle ne bilancia solo parzialmente la mancanza.
Albatron è da relativamente poco tempo presente sul mercato delle schede madri, ma si è già fatta notare per il supporto in via non ufficiale alle memorie DDR. Attraverso il BIOS sono infatti supportati un buon numero di impostazioni “fuori misura” per le frequenze di funzionamento di processore e memorie. Altra caratteristica interessante è il doppio BIOS, che aiuta a proteggere la scheda madre da attacchi di virus particolarmente distruttivi o da operazioni di flash non andate a buon fine. Per quanto riguarda la dotazione software, Albatron offre la versione OEM dell’antivirus PC Cillin e un paio di utilità di gestione del BIOS. Il primo, Watch Dog Timer, serve per proteggere il processore da settagli maldestri o tentativi di overclock troppo spinti, mentre Voice Genie si preoccupa di diffondere tramite gli altoparlanti un messaggio sugli eventuali problemi che la scheda incontra al momento del boot.
La scheda di Aopen è facilmente riconoscibile dal colore nero, vengono addirittura forniti cavi IDE in tinta. Sul piano dell’hardware si segnala la presenza di uno slot CNR, ignorato da tutti gli altri produttori. È anche presente un controller Serial ATA, lo stesso implementato da Albatron. Sul piano delle dotazioni accessorie, la presenza di due chip BIOS permette una certa tranquillità nell’eseguire upgrade, peraltro indispensabili per sfruttare la tecnologia Hyper Threading. Bisogna però dire che Aopen rende l’operazione di flash veramente semplice ed eseguibile in ambiente Windows con un’apposita utility. La dotazione software comprende inoltre SilentTek Utility per ridurre il rumore delle ventole, e il buon antivirus Norton.
Asus è un nome che non ha bisogno di presentazioni, soprattutto per quanto riguarda le schede madri. E a buon merito. La P4PE non è ovviamente da meno, sia per costruzione che per dotazione. Sul piano dell’ hardware, racchiude tutte le tecnologie presenti sulle altre schede: controller Serial ATA, porte Firewire, rete ethernet fino ad un gigabit/secondo, audio integrato a sei canali. L’ultimo dei sei slot PCI è curiosamente colorato di blu, ed è quello che Asus definisce Magic Blue Slot.
Oltre a funzionare come un normale slot PCI, servirà ad implementare una scheda proprietaria Asus per la comunicazione wireless secondo lo standard Bluetooth. Per quanto riguarda il latro software, sono presenti utilities per facilitare l’update del BIOS e per prevenirne il danneggiamento, per memorizzare nel BIOS i parametri del processore, per rallentare la rotazione delle ventole quando il computer è inattivo, ed in più ll’Antivirus PC Cillin e la versione gold di Intervideo Wincinema, che oltre a permettere il playback gestisce anche la compression e l’editing di file audio e video. La scheda è pronta all’uso di processori dotati di tecnologia Hyper Threading senza bisogno di update del BIOS.
La FIC V ha la dotazione hardware standard legata al chipset, più un controller Serial ATA, marchiato Silicon Image, è disponibile come opzione un indicatore di stato del boot, per poter riconoscere eventuali problemi verificatisi all’avvio. Il lato software è decisamente eccellente: oltre a qualche piccola utilità per il BIOS sono infatti inclusi i programmi Norton Antivirus, Ghost e Personal Firewall. Questo bundle software è decisamente il più completo, e se usato in maniera opportuna offre una protezione completa del computer da virus, hacker e danni accidentali.
Per ultima, in rigoroso ordine alfabetico, viene la scheda proposta da QDI. Sul piano della costruzione, si nota immediatamente la mancanza del terzo slot per le memorie DDR e del controller Ethernet. Mentre il primo è un problema relativo, perché anche con tre slot a disposizione solo due possono essere utilizzati con slot a doppio lato, il secondo può procurare qualche noia a chi intenda connettersi ad una rete locale, o ad un collegamento Internet in banda larga tramite porta Ethernet.
Questa porta è comunque disponibile nella versione -6AL. Molto curata è la dotazione software, composta da norton AntiVirus e da un gran numero di Utilities, tutte strettamente legate al BIOS. Logo Easy, per sostituire la classica schermata d’avvio del computer con un immagine a piacimento, Recover easy, per mantenere su una parte di Hard Disk non partizionata e nascosta al sistema operativo un backup dei dati e Stepeasy II, per gestire l’overclock del processore direttamente da windows in tempo reale, senza bisogno di riavviare la macchina. Pur con tanti punti in comune, le schede prese in esame evidenziano delle differenze, che rispecchiano le rispettive fasce di prezzo. Bisogna però osservare che le schede basate su questo chipset offrono vantaggi solo a processori dotati di tecnologia Hyper Threading e che non ha molto senso, con un sistema dotato di un processore del genere, risparmiare qualche euro sulla scheda madre.