Ecco come riempire di nuovo inchiostro le cartucce esaurite
Generalmente le cartucce delle stampanti sono piuttosto costose e tanti preferiscono riutilizzare i vuoti “a perdere”, ricaricando le cartucce per conto proprio. In commercio si trovano tanti kit creati per agevolare tale operazione, sia per cartucce contenenti inchiostro nero sia a colori, per qualsiasi tipo di stampante. C’è da considerare che i produttori di stampanti consigliano di non seguire la strada della ricarica “domestica”, pena il danneggiamento della stampante stessa (date una lettura al riquadro “La sfortuna in agguato”). Alla luce di quanto detto, la ricarica di una cartuccia per stampanti non è un processo da prendere troppo alla leggera.
È anzitutto necessaria una conoscenza quantomeno discreta della propria stampante. Cercate inoltre di non acquistare il primo kit di ricarica che vi capita di vedere nei negozi: è di notevole importanza l’acquisto del prodotto corretto, realizzato appositamente per la vostra stampante. Se avete dei dubbi, chiedete lumi al vostro negoziante di fiducia.
Prima di tutto fate un po’ di spazio su un tavolo. Il consiglio è di non usare uno dei migliori che avete. Posizionate un panno o alcuni giornali sull’area di lavoro: il processo di ricarica infatti è “a rischio macchie”, a prescindere dal vostro livello di attenzione. A questo punto date un’occhiata al kit di ricarica che avete acquistato. Dovrebbe contenere una o due bottigliette di inchiostro, un ago, una siringa, un paio di guanti di plastica, dei tappi sigillanti, le istruzioni e una vite per fissare le cartucce.
A questo punto rimuovete dalla stampante la cartuccia vuota. La procedura può variare a seconda del modello della stampante, ma in genere risulta piuttosto semplice: in caso di dubbi, date un’occhiata al manuale di istruzioni. Accendete la stampante e alzatene il coperchio: la testina della stampante cambierà posizione. Ora sganciate la cartuccia e rimuovetela. Cercate l’imboccatura da utilizzare per riempire la cartuccia (a tal fine le istruzioni contenute nel kit di ricarica potrebbero esservi utili). In genere si tratta di un piccolo foro coperto da un coperchio plastico e posizionato sotto un adesivo, sul lato superiore della cartuccia.
Dopo aver trovato l’imboccatura, applicatevi delicatamente la vite in modo da rimuoverne la copertura di plastica. Come sicuramente suggerito nella documentazione, non usate altro per effettuare tale operazione: potreste provocare dei danni alla cartuccia. Se il foro dovesse essere tanto piccolo da impedire l’inserimento della siringa, usate la vite per allargarlo ulteriormente.
Indossate i guanti e agganciate l’ago alla siringa. Successivamente aprite con delicatezza la boccetta d’inchiostro. A partire da ora, le cose potrebbero complicarsi (e potreste sporcarvi parecchio!). Assicuratevi della corretta posizione dello stantuffo della siringa e inserite l’ago nella boccetta. A questo punto prelevate il quantitativo appropriato di inchiostro, a seconda del tipo di cartuccia. Ve ne sono generalmente di due tipi. Il primo è rappresentato dalle tipiche cartucce a forma di scatoletta (usate generalmente nelle stampanti Epson e Canon). In questo caso, è possibile riempire le cartucce fino al loro orlo. Nella seconda categoria rientrano le cartucce usate nelle stampanti Lexmark e HP, che utilizzano una diversa tipologia di diffusione dell’inchiostro sulla pagina. In tal caso, le cartucce vanno riempite fino a un terzo della loro capacità.
Suggerimenti utili
Una certa dose di preparazione è la componente chiave quando c’è da ricaricare una cartuccia di inchiostro. Assicuratevi di coprire l’area di lavoro con un adeguato quantitativo di vecchi giornali per evitare brutte sorprese. Indossate sempre i guanti che trovate nel kit durante i vostri esperimenti, dato che l’inchiostro ci mette ben poco per sporcarvi le mani. Una volta concluso il lavoro, assicuratevi di aver ben chiuso la boccetta dell’inchiostro. Infine, conservate l’inchiostro a temperatura ambiente e
lontano dalla portata dei bambini.
Dunque, prima di qualsiasi altra cosa, controllate la capacità della vostra cartuccia e non riempitela mai oltre un terzo. Per fare un esempio, se ha una capacità di 35 millilitri, vi consigliamo di non andare mai oltre i 10, durante un’unica ricarica. Le istruzioni che accompagnano il kit di ricarica vi incoraggiano a riempire completamente le cartucce: ignorate questo suggerimento, poiché è molto probabile che in tal modo l’inchiostro fuoriesca in modo errato durante la stampa. Inoltre, quando l’inchiostro si secca, potrebbe bloccare le testine della stampante, rendendola inutilizzabile. Quando estraete la siringa dalla boccetta, fate attenzione a non far fuoriuscire l’inchiostro: tenete bloccato lo stantuffo. Successivamente, inserite l’ago all’interno del foro della cartuccia e iniziate a farvi defluire l’inchiostro, prestando molta attenzione. Se state ricaricando una cartuccia che conteneva inchiostro a colori, assicuratevi di utilizzare l’inchiostro corretto.
Dopo aver inserito nella cartuccia il giusto quantitativo di inchiostro, chiudetene l’imboccatura utilizzando uno dei tappi sigillanti contenuti nel kit. In seguito, riposizionate la cartuccia nel suo alloggiamento, all’interno della stampante. A questo punto siete pronti per riprendere a stampare.
Le istruzioni contenute all’interno dei kit di ricarica vi consigliano di pulire con acqua le siringhe dopo il loro utilizzo. Eppure c’è chi sconsiglia di procedere in tal senso: l’acqua conterrebbe impurità che, alla successiva ricarica, intaserebbero le microscopiche imboccature delle testine di stampa. Anche in questo caso, a voi la scelta.
I produttori di stampanti continuano ad affermare che, sebbene i kit di ricarica possano far risparmiare a breve termine, porterebbero a un inevitabile danneggiamento della stampante.
Questo perché:
• L’inchiostro dei kit di ricarica potrebbe bloccare le testine della stampante, rendendola inutilizzabile.
• La qualità di stampa a partire dall’inchiostro di un kit di ricarica è inferiore a quella che si ottiene utilizzando cartucce originali.
• I kit di ricarica sono difficili da usare rispetto alle cartucce originali.
• I kit di ricarica sono poco affidabili.
• Se la stampante venisse danneggiata in seguito all’uso di un kit di ricarica, non si potrebbe far ricorso alla garanzia.
Dunque, l’uso di un kit di ricarica può comportare qualche rischio. D’altronde molta gente ne fa un uso regolare e non incontra alcun tipo di problema. E anche a nostro parere il gioco
vale la candela…
Glossario: Termini Tecnici
Ink-jet: Stampanti a getto d’inchiostro, cioè dispositivi in grado di stampare testo e grafica tramite il lancio di piccole gocce d’inchiostro su un foglio di carta, da parte di
apposite testine di stampa.
Refill: Ricarica di una cartuccia di inchiostro.
Testina della stampante: Nei dispositivi a getto d’inchiostro la testina di stampa contiene le cartucce d’inchiostro e gli ugelli che ne regolano il flusso.